L’edificio, grazie all’utilizzo di elementi tipologici legati alla tradizione, risulta parte integrante del “borgo condiviso”, pensato come un luogo che, pur rispettoso del passato, porti il segno di una dimensione attuale del vivere. In definitiva un complesso abitativo, che forte del retroterra culturale, sappia guardare avanti, ai segni vitali della contemporaneità.

L’impianto plani-volumetrico è composto da un corpo di fabbrica contenente le quattro unità abitative ed un edificio annesso per le quattro autorimesse di uso riservato. L’apparente compattezza del volume viene interrotta in facciata dalla “Porta Morta”, che permette un passaggio coperto di accesso alle unità abitative e di collegamento diretto con i lotti circostanti.

In generale la progettazione in ogni suo aspetto è stata affrontata seguendo come linee guida:

– elevata efficienza energetica degli immobili a basse emissioni inquinanti

– utilizzo di materiali ecologici, naturali, di recupero, provenienti da una filiera corta sul territorio

– comfort e salubrità degli ambienti sia interni che esterni alle abitazioni

– ricorso alle fonti rinnovabili

– modularità delle abitazioni

– sostenibilità economica del modello complessivo di Social Housing.

– caratteristiche anti-sismiche grazie alla tecnologia costruttiva dei pannelli in legno X-lam.

La caratteristica principale della tipologia costruttiva è la modularità, il fabbricato non avendo aperture sui fronti laterali e in copertura, è ripetibile in direzione orizzontale e verticale, offrendo diverse possibilità di composizione che si adattano ogni volta alle necessità del luogo.

Le performances energetiche si coniugano alle caratteristiche di eco-compatibilità, che vanno dalla fase di produzione fino a quella di smaltimento, garantendo non solo la salubrità degli ambienti, ma anche una futura riciclabilità dei materiali utilizzati, ovvero considerando il ciclo di vita degli stessi.

A corredo del progetto è stata valutata una proposta di modello economico che dà prova di come i costi di realizzazione garantiscano la possibilità di mantenere le unità abitative in regime di affitto agevolato per un tempo di 16 anni. Il principale obiettivo del modello è la dimostrazione di una piena integrazione tra tecniche costruttive e gestione economica delle 4 unità.

In definitiva con il progetto Mild Home si vuole proporre un modello di Social Housing sostenibile, sia nelle scelte tecniche che nell’impostazione economica.