Il progetto ha l'intento principale di mantenere il più inalterato possibile il fascino e l'atmosfera mistica della fortezza, i segni del tempo e della storia.

Contemporaneamente si è voluto esasperare le nuove potenzialità del luogo derivanti dalla sfida di dare nuove ambiziose funzioni. A tal proposito all’interno della fortezza sono state pensate le funzioni ritenute più compatibili e meno invasive. Il luxury hotel con le sue quattro suite è stato collocato nella porzione sud con accesso dalla scala esterna principale. Il ristorante stellato è stato ricavato nelle stanze ai piani più alti dell’edificio con a disposizione la suggestiva terrazza. I tre atelier degli artisti, collocati nel blocco nord della fortezza, sono stati pensati come parte integrante e in diretta connessione con il percorso espositivo per poter essere, quando possibile, aperti ai visitatori.

Nell’intenzione di esasperare l’atmosfera che si respira oggi visitando questi luoghi si è voluto creare una nuova grande piazza ai piedi della fortezza, pavimentata con blocchi esagonali di tufo da cui godere di una vista a 360 gradi verso il paesaggio. La piazza è stata pensata come un museo a cielo aperto e all’occorrenza anche come un grande spazio attrezzabile per l’aggregazione della comunità dell’isola e dei suoi ospiti. La piazza è stata dimensionata per permettere nella parte nord-ovest l’atterraggio agli elicotteri. Il secondo edificio oggi completamente svincolato dalla fortezza è stato incastonato nella nuova struttura, diventandone l’elemento di collegamento verticale dei due livelli e il contenitore dei servizi accessori per i visitatori.

La piazza diventa la “coperta” di una grande imbarcazione che ha il compito di traghettare la fortezza nel futuro derivante dalla sfida delle nuove funzioni. Sotto coperta un grande spazio espositivo al chiuso, capace di essere allestito all’occorrenza anche come spazio per conferenze o altre manifestazioni. La “chiglia” costituita da frangisole ad assi e struttura di legno nero vuole ricordare una “Muciara del Rais”, l’imbarcazione dalla quale il capo della tonnara impartiva gli ordini, il suo colore nero veniva dato dalla pece utilizzata per impermeabilizzarla. Nella stiva sono state alloggiate quattro “cabine per l’equipaggio” con accesso indipendente dall’esterno, dotate di angolo cottura e servizi, nelle quali è possibile soggiornare godendo della vista sul paesaggio e verso l’interno dello spazio espositivo tramite grandi “oblò” che non permettono l’introspezione. Il nuovo perimetro dell’edificio vuole contemporaneamente ricalcare le tracce delle antiche mura e del fossato che un tempo contornavano la fortezza.

Nello spazio espositivo al chiuso si è voluta ricreare l’atmosfera dei giochi di luce ed ombra che si possono avere entrando in una grotta marina dell’isola. A ricordare le pareti della “grotta degli innamorati” è stata lasciata a vista la roccia sulla quale poggiano le fondamenta della fortezza. Il pavimento con pendenze sinuose che seguono l’andamento del terreno e con le tonalità bluastre vuole rimandare alla luce del mare e al suo dondolio che si percepisce mentre si visita la grotta.

Nel buio dell’isola, l’illuminazione della sala espositiva crea una nuvola di luce che quasi solleva visivamente la Fortezza proiettandola nel cielo stellato. La copertura/piazza espositiva è stata costellata di piccole forature esagonali che permettono l’ingresso della luce naturale durante il giorno mentre durante la notte fanno fuoriuscire la luce interna creando quasi una specchiatura del cielo notturno.

Acciaio, vetro, legno e tufo sono i materiali principali che compongono l’edificio, che è stato pensato come una costruzione da “assemblare” a secco, con la semplice esclusione dei sottofondi cementizi delle pavimentazioni. Una struttura leggera, ecocompatibile, realizzata con materiali quasi interamente riciclabili, che si appoggia rispettosamente alla roccia.

Particolare costruttivo

Planimetria

Pianta livello -1, sezione AA, prospetto nord

Pianta livello 0, sezione BB, prospetto est